L’Employer Branding è un termine entrato in uso a partire dalla fine dagli anni Novanta, con il quale si indica l’insieme delle tattiche di recruiting marketing che hanno come obiettivo ultimo quello di realizzare un’immagine dell’azienda come luogo ideale per lavorare. Questa strategia mira ad attirare giovani talenti all’interno della propria impresa.
Ad esempio il successo della strategia di Employer Branding di Adidas è portato avanti dal consolidamento dello staff di lavoro a livello locale per mettere in risalto l’Employer Value Proposition del loro lavoro quotidiano nelle regioni locali.
Bisogna fare una distinzione. Con l’Employer Branding si svolge una vera propria Talent Acquisition. Quest’ultima si differenzia nettamente dal Recruiting che serve a colmare una necessità contingente. Tutte queste strategie cercano di attivare una macchina che porti automaticamente nuovi candidati all’azienda.
Strategie di Employer Branding
È di fondamentale importanza che le strategie di Employer Branding siano completamente differenti da quelle dei competitor e che siano mirate a un target ben preciso. A questo concetto principale fanno riferimento tutta una serie di concetti correlati al suo significato.
L’Employer Identity indica l’identità di un’impresa in quanto datrice di lavoro. Strettamente legato a questo concetto è l’Employer Value Proposition, ovvero di tutto ciò che ciascun individuo vive all’interno dell’azienda in quanto dipendente (ad esempio l’ambiente di lavoro, lo stipendio, i colleghi etc.). L’Employer of Choice è, invece, l’obiettivo più importante per una strategia di Employer Branding poiché definisce l’impresa come luogo ideale per tutti, sia per i dipendenti sia per i candidati futuri. Infine, vi è l’Employer Brand Promise che esprime il target di riferimento dell’azienda, solitamente attraverso una frase slogan.
Portare avanti delle strategie di Employer Branding è importantissimo ed estremamente conveniente per le imprese. Si è stimato, infatti, che con queste tattiche si riducano del 28% il turn-over e del 50% quelli delle assunzioni (fonte Ricerca del Boston Consulting Group).
Con l’Employer Branding l’azienda comunica, ai suoi potenziali e futuri collaboratori, tutte le caratteristiche che la rendono unica rispetto a tutti gli altri posti di lavoro. In casi di parità di retribuzione e di orario lavorativo, i candidati tenderanno a scegliere l’impresa percepita come più prestigiosa in quel determinato settore. È proprio per questo motivo che le aziende devono fare proprio il concetto di Employment Advertising, sponsorizzando così le posizioni lavorative ancora da assegnare.
Brain at Work, che lavora dal 2000 nel settore del recruiting e in sinergia con le HR, conosce questo tipo di strategie e sa quanto siano importanti. Proprio per questo motivo propone moltissimi servizi e soluzioni che mirano a realizzare delle strategie di Employer Branding specifiche per il target dei giovani talenti.
Per fare questo, Brain at Work studia e mette in atto strategie di Employer Branding ad hoc per ogni azienda: dall’ideazione e realizzazione di gadget e stand, che trasmettano l’immagine aziendale, agli eventi di recruiting con format personalizzati.
L’Employer Branding è un fattore fondamentale per il successo di un’azienda e per questo motivo il suo andamento va costantemente misurato.
Employer Branding: Philips Italia
Philips Italia negli ultimi anni ha ripensato le strategie di business aziendale, il cambiamento digitale etutte le attività che coinvolgono le Risorse Umane.
Siamo partiti da un HR report, una survey rivolta a tutti i nostri dipendenti e sono emerse come priorità la richiesta di un maggior bilanciamento tra vita privata e lavoro e lo sviluppo delle competenze. Quindi, abbiamo pensato allo Smart Working come possibilità concreta ma con la consapevolezza di doverci arrivare per gradi, portando a bordo per primi i People Manager, coloro che avrebbero fatto da moltiplicatori di fiducia ed efficacia.
Ha riportato Filomena Forciniti, HRM Health System Italia di Philips.
Dopo aver introdotto premio di produzione e strumenti di welfare aziendale, è stata la volta dello smart working. In questo modo si è notevolmente ampliata la lista dei benefici pensati per i dipendenti. Con l’uso delle apparecchiature digitali, i Responsabili HR possono monitorare con maggiore facilità i dati e le performance di compensation e recruiting.
Lo sviluppo di nuove competenze richiede di ripensare il modo di costruirle all’interno, rinforzando i percorsi di carriera favorendo prospettive ed esperienze diverse, rendendo fruibile la conoscenza e la formazione in ogni momento e in ogni luogo. Ecco perché, insieme ai colleghi del Leadership Team, facciamo in modo che le persone vivano in un ambiente di lavoro in cui possano stare bene, siano responsabilizzate e riconosciute per il proprio contributo e con tutti gli elementi a disposizione per essere di successo e per poter rendere la propria attività un elemento di soddisfazione.
Così ha detto Stefano Folli, Presidente e AD di Philips Italia, Israele e Grecia, che crede sinceramente nelle possibilità generate nella vita delle persone dall’innovazione.
Il caso di Employer Branding di Philips dimostra a tutti quanto sia fondamentale coinvolgere i dipendenti e le persone esterne all’azienda per far crescere l’energia e migliorare il coinvolgimento con la stessa. Tra tutte le iniziative messe in campo nella strategia di Employer Branding quella che ha colpito più nel segno è Bilancio del capitale umano, per mezzo del quale Philips Italia può capire subito dove è necessario intervenire con urgenza per rendere migliore la qualità di lavoro nell’azienda. I dipendenti hanno accolto tutte queste novità, in termini di flessibilità concessa, con grandissimo entusiasmo.