Siamo riusciti a fare un’intervista a Neomobile direttamente al suo stand, dove abbiamo incontrato Enrica Lipari, Senior HR Manager. Ci ha parlato dell’azienda e delle possibilità che questa è in grado, oggi, di offrire ai giovani.
Di seguito l’intervista a Neomobile.
Per iniziare l’intervista a Neomobile, di cosa si occupa la vostra azienda?
«Neomobile è una Mobile Commerce Company. Nasciamo a Roma circa 6 anni fa, anni durante i quali siamo cresciuti fino a diventare un’azienda internazionale. Siamo infatti in ben 14 Paesi nel mondo con circa 300 dipendenti, anche se la maggior parte della forza lavoro si trova nel nostro HQ a Roma. Abbiamo due linee di business che ruotano intorno al mondo mobile. La prima riguarda contenuti B2C per i feature phone e app per smartphone, con obiettivi che vanno dall’entertainment al social al gaming. La seconda linea di business riguarda il mobile payment che si propone come B2B2C. Onebip, infatti, è un metodo di pagamento innovativo che permette agli utenti/clienti dei siti partner l’acquisizione di virtual goods attraverso l’uso del proprio abbonamento telefonico (sia mobile che Adsl). Si evita, quindi, l’uso della carta di credito. In molti casi curiamo anche l’advertising per questi prodotti, con il nostro aggregatore NeopowerAD».
Sono disponibili delle vacancies attualmente? Quali profili ricercate?
«Sul nostro sito www.neomobile.it sono pubblicate di volta in volta tutte le posizioni aperte. Siamo continuamente alla ricerca di nuove figure sia di business sia di staff, anche a breve. Questo per via delle evoluzioni tumultuose del settore e, di conseguenza, della nostra azienda che ci impongono nuove e continue sfide. A queste cerchiamo di rispondere attraverso l’inserimento di giovani talenti appassionati del mondo mobile/digitale.
Le aree in cui inseriamo il maggior numero di talenti sono il product, che si occupa dello scouting di contenuti, della loro implementazione e del lancio su piattaforme mobile/web; il marketing, che pubblicizza i nostri prodotti e quelli dei nostri partner. Il business operation, che si occupa di coordinare l’implementazione del prodotto e la sua commercializzazione nelle country in cui operiamo. Infine la parte tech, che si occupa sia del supporto di backoffice sia della customizzazione dei prodotti nelle varie region. In altre parole, le ricerche di personale all’interno della nostra realtà riguardano vari profili e diverse professionalità, infatti ricerchiamo anche profili per posizioni di staff quali HR, Finance, etc».
Avete particolari preferenze per quanto riguarda la provenienza universitaria dei candidati?
«Non abbiamo pregiudizi sui percorsi di laurea. Basti pensare che una nostra bravissima sviluppatrice è laureata in lettere. Abbiamo soltanto tre criteri imprescindibili. L’attitudine, l’apertura mentale e la conoscenza delle lingue straniere. Fondamentale, infatti, è l’ottima conoscenza della lingua inglese. Non solo perché è la lingua universalmente utilizzata nel settore, ma anche perché, essendo l’azienda internazionale, tutti i corsi di formazione e aggiornamento vengono fatti in lingua inglese».
Quanto è importante, per un’azienda e per i giovani neolaureati, partecipare ad eventi come Brain At Work e perché?
«Eventi come Brain At Work permettono a tanti giovani di presentarsi e farsi conoscere di persona mostrando il proprio entusiasmo e le proprie competenze trasversali che spesso non riescono a essere trasmesse attraverso i CV che inviano. Dal punto di vista dell’azienda, invece, diventa un’opportunità per farsi conoscere e conoscere il pool di giovani neolaureati a cui si rivolge quando cerca figure junior. Le persone che rappresentano l’azienda, infatti, hanno l’opportunità di trasmettere i valori e la visione dell’azienda e si ha l’opportunità di cogliere immediatamente il riscontro da parte dei potenziali nuovi collaboratori. Per una realtà come Neomobile questo aspetto è essenziale al fine di avvicinarsi al proprio target di riferimento.
Inoltre, focalizzando le nostre campagne marketing di prodotto sui brand e non sull’azienda, la nostra organizzazione non è molto conosciuta. Questo pur essendo una realtà in grande espansione e di forte attrattiva per le persone appassionate dell’high-tech . Questi eventi ci danno la possibilità di colmare questa lacuna facendo incontrare i nostri rappresentanti con i giovani talenti che rimangono affascinati dalla nostra storia. Infatti, non è raro incontrare neolaureati che, partecipando ai nostri workshop o avvicinandosi ai nostri stand, confessano di non conoscerci ma di essere interessati ad entrare a far parte di una realtà come la nostra. Questo perché riesce a conciliare innovazione e internazionalità e valori forti come la passione, il rispetto e la fiducia».
A fronte della sfiducia dei ragazzi causata dall’attuale contesto economico, ha ancora senso una giornata come Brain At Work?
«Noi partecipiamo agli eventi perché siamo una realtà in crescita che, nonostante il periodo storico, assume ancora e da la possibilità a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro in un ambiente competitivo e dinamico. La nostra partecipazione è sintomo della reale necessità di inserire nuove risorse.
In conclusione, teniamo a sottolineare che non di rado, nel momento in cui si sono aperte posizioni all’interno della nostra organizzazione, abbiamo ricontattato persone con cui eravamo entrati in contatto durante eventi come Brain At Work».
A cura di Amalia Scherillo con Enrica Lipari di Neomobile