Hai un’idea o un progetto imprenditoriale che non sai come realizzare perché non hai i fondi e non riesci a trovare i finanziamenti? Niente paura, perché dalla rete arriva uno strumento in più per agevolare i giovani (e non solo) nell’ingresso nel mondo del lavoro: il crowdfunding, dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento.
La parola è ancora poco nota in Italia ed il suo significato letterale può suscitare scetticismo, ma il suo meccanismo è molto semplice: sfruttando la possibilità insita nel web di raggiungere milioni di individui, è infatti possibile presentare un progetto che le persone, condividendone i valori o credendovi semplicemente, possono decidere di finanziare. Questa metodologia alternativa ai tradizionali (ed a volte insoddisfacenti) strumenti di finanziamento consente alle persone di contribuire con quote molto ridotte (anche poche decine di euro): in questo modo si può ottenere una partecipazione popolare maggiore, con la conseguente possibilità di raggiungere più facilmente il capitale necessario alla realizzazione del progetto.
Crowdfunding: per quali progetti imprenditoriali?
La raccolta fondi abbraccia i disegni più disparati, dalle idee creative ed imprenditoriali alle start-up, dai progetti umanitari alle attività benefiche; il processo collaborativo, quindi, può finanziare sia organizzazioni che aziende e privati cittadini: basti pensare che Barack Obama, che ha incrementato e diffuso la notorietà del crowdfunding oltreoceano, ha ricevuto parte dei finanziamenti per la sua campagna elettorale dai fondi raccolti dai suoi sostenitori. Una delle piattaforme più conosciute è sicuramente Kickstarter, dedicata in particolar modo ai progetti creativi (come film indipendenti, spettacoli teatrali, giornalismo, etc.), che nei suoi primi 18 mesi di vita è stata in grado di raccogliere 30 milioni da circa 30 mila finanziatori.
Il crowdfunding non deve, ovviamente, essere considerato come la risposta alla crisi economica attuale, ma può configurarsi come una delle possibili vie attraverso le quali fronteggiare concretamente le lacune strutturali del mondo lavorativo, dove le barriere d’ingresso per i giovani sono spesso proibitive e dove iniziare da zero, per molti, è scoraggiante. Snellendo le procedure di raccolta fondi, il crowdfunding spinge dal basso il cambiamento, offrendo nuove e alternative opportunità. I dati dimostrano il progressivo affievolimento della sfiducia e dello scetticismo nei confronti del fenomeno, il quale si sta affermando grazie alla nascita di numerose piattaforme che fungono da intermediarie tra i promotori e i sostenitori e dove è possibile presentare il proprio progetto. Una volta scelto il sito adatto, quindi, non resta che provare.