Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno. La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro. L’incentivo è a sportello: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.
Con l’incentivo è possibile avviare le seguenti iniziative imprenditoriali:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.
Sono ammesse dal bando le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi
Le novità del bando
Dal mese di ottobre 2019 i finanziamenti per “Resto al Sud” sono stati estesi anche alle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
Il 23 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che estende i finanziamenti di “Resto al Sud” agli under 46 e ai professionisti.
A chi è rivolto
Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017
- trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo
- non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento
- non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio
- (per i liberi professionisti): non risultano titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni
Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.
Per maggiori informazioni visita il sito Invitalia.